Dalla pelle grezza alla concia, un viaggio attraverso la rifinizione
L’arte della concia, che trasforma la pelle grezza in un materiale versatile e durevole, ha una storia millenaria. Oggi, grazie ai progressi tecnologici, il processo di lavorazione è diventato altamente industrializzato, combinando macchinari sofisticati, chimica avanzata e sistemi di automazione. Tuttavia, le tecniche tradizionali alla base della concia rimangono essenziali, in particolare nella fase cruciale della rifinizione.
La rifinizione: il tocco finale che definisce la pelle
La rifinizione è il processo che determina le caratteristiche finali della pelle, come il suo aspetto, la texture, la resistenza e il tatto. È un’arte che richiede esperienza e maestria, e che si avvale di diversi metodi, ognuno dei quali conferisce alla pelle un effetto distintivo.
Tecniche di rifinizione: un ventaglio di opzioni
Le principali tecniche di rifinizione includono:
- Rifiinzione a spruzzo: la più versatile, impiegata per conferire alla pelle diverse proprietà, come resistenza all’usura, impermeabilità, morbidezza, effetto cerato e anti-appiccicamento.
- Rifiinizione a velo (velatura): utilizzata per ottenere pelli verniciate, grazie all’applicazione di un velo liquido che tinge uniformemente la superficie.
- Rifiinizione a tampone: un metodo tradizionale, spesso realizzato artigianalmente, che conferisce alla pelle un effetto moda desiderato attraverso la tamponatura con una spugna.
- Rifiinizione a rullo (spalmatura): impiegata per creare trame particolari, come effetto pitonata, fiorata o leopardata, liberando la creatività e permettendo di recuperare pelli che altrimenti non sarebbero utilizzabili.
Rifiinizione meccanica e chimica: un connubio per la perfezione
A livello tecnico, la rifinizione si divide in due categorie:
- Rifiinizione meccanica: include tecniche come lucidatura, stiratura, placcatura, pressatura, bottalatura, palissonatura, inchiodatura e smerigliatura, che modificano la superficie della pelle in modo meccanico.
- Rifiinizione chimica: consiste nel ricoprire la pelle con un film di materiale sintetico o naturale contenente coloranti, opacizzanti, lucidanti e altri ausiliari, per ottenere l’effetto desiderato.
L’innovazione al servizio della tradizione
Le moderne tecniche di rifinizione combinano spesso metodi meccanici e chimici, consentendo di ottenere risultati straordinari. Questa sinergia permette di creare pelli con un’ampia varietà di caratteristiche estetiche e funzionali, aprendo nuove possibilità per gli stilisti e la moda.
1. dal macello alla conceria – Un viaggio tra scuoiatura, conservazione e preparazione
La pelle, un sottoprodotto prezioso del macello, richiede un’attenta cura fin dai primi trattamenti per garantire la sua qualità e il suo valore finale. Il processo di scuoiatura e conservazione è fondamentale per la successiva lavorazione in conceria.
Scuoiatura: un’arte che richiede precisione e delicatezza
La scuoiatura, effettuata da mani esperte, consiste nella separazione della pelle dal corpo dell’animale. Il procedimento varia a seconda della tipologia di pelle: nel bestiame bovino, equino e ovino, la pelle, spessa e resistente, si stacca facilmente. Le estremità e le articolazioni richiedono l’ausilio di strumenti specifici. Per pelli delicate come quelle di agnello, volpe, coniglio o visone, la cura e la precisione sono essenziali per evitare rotture o strappi.
Conservazione: un passo fondamentale per preservare la qualità della pelle
La pelle, un tessuto vivo, necessita di un trattamento di conservazione immediato per evitare la decomposizione e preservare la sua integrità. Il deterioramento può verificarsi rapidamente, compromettendo la qualità del cuoio e il suo valore commerciale.
I metodi di conservazione più utilizzati sono:
- Asciugatura: l’esposizione a flussi d’aria controllati e temperature adeguate disidrata la pelle.
- Salatura: l’impregnazione con sale comune impedisce la putrefazione e preserva la pelle.
La conservazione è un processo che richiede attenzione e cura, influenzato da diversi fattori:
- Condizioni climatiche: influenzano la velocità di deterioramento della pelle.
- Prodotti per la conservazione: variano a seconda della regione geografica e del tipo di pelle.
Preparazione per la conceria: pulizia, classificazione e pesatura
Dopo la conservazione, le pelli vengono preparate per la successiva lavorazione in conceria.
- Pulizia: le pelli vengono accuratamente pulite da residui di sangue e sterco.
- Ritaglio: vengono rimosse le parti non utilizzabili, come orecchie, muso, zampe e coda.
- Classificazione: le pelli vengono classificate in base alla tipologia (buoi, mucche, tori), alle dimensioni e alla presenza di marchi.
- Pesatura: si determina il peso “sangue”, ovvero il peso della pelle subito dopo la scuoiatura.
La cura e l’attenzione dedicate alla pelle, dalla scuoiatura alla conservazione, sono essenziali per la produzione di cuoio di alta qualità. La pelle, da sottoprodotto del macello a materiale prezioso, attraversa un processo di trasformazione che richiede competenza e professionalità.
2. Il processo di salatura delle pelli
La salatura è una fase fondamentale nella lavorazione delle pelli, che ne consente la conservazione e la preparazione per la successiva concia. Questo processo, descritto in dettaglio di seguito, mira a ridurre l’azione batteriologica e a disidratare la pelle, preservandone la qualità.
2. Processo di salatura
Il sale, applicato sul lato carne della pelle, svolge un ruolo fondamentale nel processo di conservazione. Esso agisce come un batteriostatico, limitando lo sviluppo di batteri dannosi che possono causare il deterioramento della pelle. La disidratazione indotta dal sale, inoltre, contribuisce a rallentare i processi di decomposizione.
Come funziona la salatura:
- Il sale viene applicato in quantità adeguata sul lato carne della pelle, favorendo la disidratazione.
- La disidratazione parziale della pelle inibisce la crescita batterica.
- In condizioni di temperatura inferiore ai 22°C, l’azione del sale è sufficiente a stabilizzare la pelle.
- Per periodi di conservazione più lunghi o per il trasporto, è consigliato conservare le pelli in contenitori refrigerati a circa 12°C, garantendo una buona ventilazione.
- In alcuni casi, si possono aggiungere battericidi chimici, ma questa pratica non è frequente.
Tempi e fasi:
- In condizioni ambientali normali, le pelli raggiungono il giusto grado di umidità dopo circa 30 giorni, c## Il processo di salatura delle pelli: una guida completa per conciatori
La salatura è una fase fondamentale nella lavorazione delle pelli, che ne consente la conservazione e la preparazione per la successiva concia. Questo processo, descritto in dettaglio di seguito, mira a ridurre l’azione batteriologica e a disidratare la pelle, preservandone la qualità.
Difetti delle pelli salate:
2.1 Batteri:
- Esistono batteri che possono sopravvivere in presenza di sale e attaccare le pelli salate.
2.2 Surriscaldamento:
- Il surriscaldamento delle pelli salate è riconoscibile dall’afflosciamento del pelo, dovuto alla putrefazione dell’epidermide, che si stacca facilmente.
- Un odore ammoniacale indica un’avanzata degradazione della proteina.
- Questo difetto è causato da un aumento della temperatura delle cataste di pelli salate, dovuto a un’intensa attività batterica.
- Se si osserva questo difetto durante la conservazione, è necessario formare una nuova catasta per disperdere il calore e risalare le pelli.
2.3 Impurità del sale:
- Macchie rosse e viola sul lato carne della pelle indicano un inizio di cattiva conservazione.
- Macchie a leopardo di color giallastro, dure al tatto, possono apparire sul lato carne, sul fiore e all’interno della pelle.
- Queste macchie sono causate dalla reazione dei prodotti di degradazione batterica con le impurità presenti nel sale comune.
Implicazioni per la concia:
- L’attacco batterico durante la conservazione può provocare la separazione del fiore nel cuoio finito.
- Non tutti i difetti del cuoio salato hanno la stessa importanza.
- Le colorazioni rosse scompaiono durante l’ammollo.
- Le macchie viola scompaiono completamente o in parte durante la concia.
- Le macchie di sale sul lato fiore e i segni di surriscaldamento rimangono visibili nelle pelli finite.
3. Asciugatura delle pelli: un metodo tradizionale per la conservazione
La conservazione delle pelli tramite asciugatura è una pratica diffusa in paesi dove il sale è scarso o il trasporto delle pelli verso i mercati di consumo è complesso. Questo metodo antico, semplice ed economico, impedisce la proliferazione di batteri e la decomposizione della pelle grazie alla riduzione dell’umidità.
Come asciugare le pelli correttamente
È importante iniziare il processo di asciugatura il più velocemente possibile, applicando però le dovute precauzioni. Un’esposizione diretta al sole e a temperature elevate può danneggiare la pelle, rendendola inadatta alla lavorazione.
Ecco alcuni consigli per un’asciugatura ottimale:
- Ombra e ventilazione: La pelle deve essere asciugata all’ombra, con un’adeguata ventilazione.
- Circolazione d’aria: Per un’asciugatura più rapida, è necessario garantire una buona circolazione d’aria su entrambi i lati della pelle (carne e fiore).
- Controllo della temperatura: Se le condizioni climatiche sono sfavorevoli e le temperature eccessive, è necessario monitorare la temperatura della pelle per evitare che raggiunga il punto di contrazione. Questo può compromettere la resistenza meccanica della pelle.
L’importanza della temperatura
Una temperatura elevata durante l’asciugatura può portare a danni irreversibili alla pelle. La contrazione delle fibre proteiche, causata dal calore, riduce la resistenza e la flessibilità della pelle, compromettendo la qualità finale del prodotto.
Per evitare questi problemi, è fondamentale seguire attentamente i metodi di asciugatura tradizionali e prestare attenzione alle condizioni climatiche. Un’asciugatura corretta garantisce una pelle di qualità, adatta alla lavorazione e alla creazione di prodotti resistenti e durevoli.
4. Il processo di riviera: preparazione della pelle per la conciatura
Il processo di riviera è una fase cruciale nella lavorazione delle pelli, preparandole per la conciatura vera e propria. Questo processo, chiamato così per l’elevato uso di acqua, prevede una serie di azioni meccaniche e chimiche per eliminare le sostanze indesiderate e aprire la struttura fibrosa della pelle.
4.1 Ammollo: il primo passo per reidratare e pulire
L’ammollo è il primo passo del processo di riviera e serve a reidratare le pelli essiccate e rimuovere il sale. Questo processo può essere realizzato utilizzando solo acqua o aggiungendo piccole quantità di detersivi, alcali, enzimi e battericidi. Questi additivi accelerano il processo e riducono il rischio di contaminazione batterica.
4.2 Imbiancatura: rimuovere il pelo e aprire la struttura
La maggior parte delle pelli viene sottoposta all’imbiancatura, durante la quale viene rimosso il pelo o la lana. Tradizionalmente si utilizzava la calce, ma l’aggiunta di solfuro sodico ha accelerato il processo. Altri metodi moderni includono l’uso di enzimi e la traspirazione, una tecnica che sfrutta l’azione batteriologica controllata.
Nel caso si desideri conservare il pelo o la lana, questa fase viene omessa. Una volta che il pelo si è allentato, viene rimosso meccanicamente o manualmente, nel caso della lana. Il pelo di scarto può essere trasformato in polpa e riutilizzato.
L’imbiancatura ha anche il compito di aprire la struttura fibrosa della pelle e modificare la materia interfibrillare, che non viene conciata. Se questa materia non viene eliminata, la pelle risultante sarà sottile e fragile.
Un processo di scollatura, che utilizza solitamente cloruro ammonico o solfato ammonico, riduce l’alcalinità della pelle, preparandola per l’azione degli enzimi che degradano le sostanze non conciabili.
4.3 Decapaggio: un trattamento conservante per la pelle
Il decapaggio è un trattamento con acido solforico diluito e sale. Questo processo ha un effetto conservante e viene utilizzato per pelli provenienti da Nuova Zelanda e Australia prima della loro esportazione.
5. Processo di Concia
La concia è un processo antico che trasforma la pelle grezza in un materiale resistente e versatile, adatto a svariati usi.
Un’eredità antica:
Oggetti in pelle conciata sono stati rinvenuti in perfette condizioni dopo secoli, come nel caso del brigantino Mary Rose, affondato oltre 400 anni fa. Sandali in pelle risalenti all’Impero Romano e all’Antico Egitto testimoniano l’utilizzo di questa tecnica fin dall’antichità. I metodi di concia primitivi prevedevano l’utilizzo di estratti vegetali come foglie e corteccia, mentre il conciato con grasso animale è ancora più antico.
La concia moderna:
Oggi, la concia per l’industria della pelletteria si basa principalmente sull’utilizzo di solfato di cromo. Questo processo conferisce alla pelle un colore verde pastello o azzurrato e le garantisce resistenza al calore, permettendo l’applicazione di controfodere e la stiratura a caldo. La pelle conciata al cromo è leggera, con una struttura poco aperta, e si presta facilmente alla tintura con qualsiasi colore di moda.
6. Processo di Riconcia: un’evoluzione della lavorazione della pelle
Il processo di riconcia rappresenta un’evoluzione della concia tradizionale, modificando le caratteristiche della pelle e aprendo nuove possibilità di utilizzo.
Diverse tecniche, diverse proprietà:
- Riconcia al vegetale: Conferisce alla pelle maggiore pienezza e caratteristiche di scamosciato superiori, rendendola ideale per prodotti di alta qualità.
- Glutaraldeide: Garantisce una pelle più morbida e lavabile in acqua, aprendo nuove opportunità per abbigliamento e accessori.
- Alluminio e zirconio: Forniscono una base di colore più bianca, perfetta per la realizzazione di articoli in toni pastello.
- Tannini sintetici: Modificano tatto e colore per rispondere a specifiche esigenze, ampliando la gamma di applicazioni.
Un processo versatile per un materiale prezioso:
La riconcia rappresenta un’innovazione che amplia le possibilità di utilizzo della pelle, garantendo una maggiore versatilità e una vasta gamma di caratteristiche. Questo processo permette di creare prodotti di alta qualità, resistenti e adattabili a diverse esigenze, contribuendo a mantenere la pelle come un materiale prezioso e sempre attuale.
7. Processo di Ingrasso a umido: un passaggio chiave per la morbidezza della pelle
Il processo di ingrasso a umido è un passaggio fondamentale nella concia della pelle, responsabile della sua morbidezza e flessibilità. Durante questa fase, si applicano oli emulsionati sulla pelle riconciata, conferendole il grado desiderato di “caduta”, ossia la sua capacità di piegarsi e muoversi naturalmente.
È importante evitare un ingrasso eccessivo, che potrebbe rendere la pelle pesa## Ingrasso a umido: un passaggio chiave per la morbidezza della pelle
Il processo di ingrasso a umido è un passaggio fondamentale nella concia della pelle, responsabile della sua morbidezza e flessibilità. Durante questa fase, si applicano oli emulsionati sulla pelle riconciata, conferendole il grado desiderato di “caduta”, ossia la sua capacità di piegarsi e muoversi naturalmente.
È importante evitare un ingrasso eccessivo, che potrebbe rendere la pelle pesante e fredda al tatto. L’emulsionante, responsabile della miscelazione olio-acqua, si lega chimicamente alla pelle, mentre l’olio, solitamente rimosso durante il lavaggio a secco, deve essere sostituito in seguito.
I vantaggi dell’ingrasso a umido:
- Morbidezza e flessibilità: conferisce alla pelle la sua caratteristica morbidezza e la capacità di piegarsi senza irrigidirsi.
- Caduta naturale: permette alla pelle di assumere una piega naturale e armoniosa, una qualità apprezzata soprattutto per gli articoli in pelle come borse e abbigliamento.
Importanza dell’equilibrio:
Un ingrasso equilibrato è fondamentale per ottenere una pelle di qualità. Un eccesso di olio può appesantire la pelle e renderla meno resistente, mentre una quantità insufficiente la lascerà rigida e poco malleabile.
8. Processo di Tintura: un’arte tra tecnica, stile e sostenibilità
La tintura è un processo fondamentale nella lavorazione delle pelli, che unisce l’aspetto tecnico a quello estetico e alla sostenibilità. Il colore finale, con i suoi riflessi e le sue sfumature, è il risultato di diversi trattamenti, ma la scelta delle tinte non è mai casuale. Essa risponde alle esigenze del mercato, alle tendenze della moda e allo spirito del brand.
La prima colorazione avviene durante la lavorazione umida della pelle. Dopo la concia e la riconcia, che conferiscono alla pelle resistenza e igiene, le pelli vengono immerse in bottali con soluzioni acquose ad alta temperatura contenenti coloranti idrosolubili. Questo processo permette al colore di penetrare in modo uniforme in ogni strato del materiale, creando una base solida per un prodotto di qualità.
Nella fase di rifinizione, la lavorazione “asciutta”, si definiscono le caratteristiche finali della pelle. Aspetto, consistenza, morbidezza, luminosità e il colore definitivo, con tutti i suoi dettagli, vengono accuratamente lavorati per ottenere un prodotto pregiato e apprezzato. L’aggiunta di lavorazioni speciali può conferire alla pelle un effetto glitter, lucido, scamosciato o mettere in risalto la sua grana.
La palette dei colori si rinnova continuamente, ispirata alle tendenze internazionali. Ogni anno, nuove sfumature si aggiungono ai colori classici, dando vita a collezioni sempre attuali. Le concerie, inoltre, sviluppano cartelle colore personalizzate, in linea con lo spirito e le collezioni dei brand, sia per il settore del lusso che per quello della moda.
9. Processo di Finitura: Un Passaggio Fondamentale per la Qualità e lo Stile
La finitura è un processo cruciale nella lavorazione della pelle, che consiste nell’applicazione di uno o più strati di prodotti specifici sul lato fiore del materiale. Questo passaggio svolge un ruolo fondamentale nella definizione delle caratteristiche finali della pelle, influenzando il colore, la protezione, la morbidezza e il tatto.
Diverse Funzioni per Diverse Esigenze:
- Tatto Naturale: Per preservare il tatto naturale della pelle, si utilizzano finiture semplici o cerose, che offrono una leggera protezione senza alterare la struttura originale del materiale.
- Resistenza all’Acqua e alle Macchie: Le pelli aniline, che vengono tinte con coloranti solubili, possono beneficiare di finiture a base di caseina o resina, che aumentano la resistenza all’acqua e alle macchie senza appesantire il tatto.
- Pigmentazione Completa: La pigmentazione completa offre un’ottima copertura delle imperfezioni, garantendo un’elevata resistenza all’acqua e alle macchie, oltre a facilitare l’impregnazione delle pezze.
Effetti Moda e Personalizzazione:
La pelle, ormai un materiale alla moda, richiede una grande varietà di effetti che soddisfino le esigenze del mercato. Il conciatore può creare effetti unici e originali, limitato solo dalla propria immaginazione.
Esempi di Effetti Moda:
- Napalan: Una finitura che rende il lato camoscio simile al lato fiore, creando un effetto morbido e vellutato.
- Conciati Stampati: Offrono infinite possibilità di personalizzazione, con combinazioni di colori, stampe su entrambi i lati e accostamenti di diversi tipi di pelle.
- Disegni Incisi o Raschiati: Questo processo crea un effetto tridimensionale, con zone in rilievo e altre in rientranza, ottenendo disegni unici e suggestivi.
Considerazioni Importanti per la Manutenzione:
La scelta dell’effetto moda deve tenere conto della sua resistenza ai lavaggi e ai trattamenti di conservazione. Ad esempio, gli effetti stampati potrebbero sbiadire con il tempo e i lavaggi a secco.
Suggerimenti per la Cura della Pelle:
- Riparazioni: La riparazione di capi confezionati con un solo tipo di pelle può essere più semplice rispetto a quelli con diversi tipi di pelle.
- Resistenza al Lavaggio: I disegni stampati sono più delicati e potrebbero sbiadire con i lavaggi.
La finitura è una fase fondamentale nella lavorazione della pelle, che influenza la qualità, la resistenza e l’aspetto finale del prodotto. La scelta dell’effetto moda deve considerare le esigenze specifiche del cliente, la resistenza ai lavaggi e la possibilità di manutenzione.
10. Difetti principali nelle pelli dal lato fiore
Le pelli utilizzate dal lato fiore, ovvero quello coperto da uno strato di finitura, possono presentare diversi difetti che ne compromettono la qualità e il valore. È fondamentale che confezionisti e produttori siano consapevoli di questi difetti per evitare di acquistare pelli difettose.
10.1 Difetti nel conciato causati dalla pelle:
10.1.1 Separazione del fiore: Questo difetto si manifesta con la formazione di pieghe profonde e marcate quando la pelle viene piegata con il lato fiore verso l’interno. La causa è una scarsa aderenza tra lo strato del fiore e il derma profondo, che si traduce in una separazione dei due strati durante la piegatura. Le pelli di agnello con lana sono particolarmente sensibili a questo difetto.
10.1.2 Vene: Si presentano come piccole linee ondulate sulla superficie della pelle, corrispondenti ai vasi sanguigni. Questi difetti sono particolarmente evidenti durante la stiratura.
10.1.3 Corrugamenti: In alcuni tipi di pelle di agnello, come il merino, si osservano pieghe marcate sulla superficie del fiore, dovute alla crescita della lana. Questo difetto è difficile da nascondere e riduce la qualità della pelle.
10.1.4 Cicatrici, tagli e fori: Le cicatrici derivano da ferite cicatrizzate durante la vita dell’animale, mentre tagli e fori possono essere causati dallo scuoiamento o dalla lavorazione. Questi difetti riducono la superficie di taglio disponibile.
10.1.5 Butterato di lana: Questo difetto si manifesta come piccole aperture sul lato fiore, causate dalla putrefazione intorno alla radice della lana. Si presenta in aree localizzate, ma può interessare l’intera pelle.
10.2 Difetti causati dagli strati di finitura:
10.2.1 Imperfetta aderenza della finitura: Lo strato di finitura può non aderire bene al lato fiore, con il rischio di scollamento durante l’utilizzo.
10.2.2 Rottura della finitura per tensione: Se le resine nella finitura sono troppo dure, la pelle può rompersi durante la piegatura.
10.2.3 Scarsa resistenza al graffio: La finitura può essere facilmente graffiata da oggetti smussati.
10.2.4 Scarsa resistenza allo sfregamento secco o umido: La finitura può perdere la sua resistenza allo sfregamento a causa del tipo e della quantità di leganti utilizzati.
Consigli per evitare di acquistare pelli difettose:
- Conoscere i difetti comuni: è essenziale essere consapevoli dei difetti che possono presentarsi nelle pelli.
- Eseguire test di controllo: valutare la pelle per i difetti descritti sopra, ad esempio piegandola, stirandola e testando la resistenza al graffio.
- Controllare la qualità della finitura: assicurarsi che l’aderenza della finitura sia buona e c## 10 Difetti principali nelle pelli dal lato fiore: guida per confezionisti e produttori
Le pelli utilizzate dal lato fiore, ovvero quello coperto da uno strato di finitura, possono presentare diversi difetti che ne compromettono la qualità e il valore. È fondamentale che confezionisti e produttori siano consapevoli di questi difetti per evitare di acquistare pelli difettose.
11. Principali difetti nelle pelli dal lato carne
La lavorazione delle pelli dal lato carne, tinto e scamosciato, può presentare diversi difetti che ne pregiudicano la qualità finale. Questi possono essere originati dalla pelle stessa prima della concia o durante i processi di produzione, in particolare durante la tintura e la finitura.
Difetti originari dalla pelle:
- Cicatrici, foruncoli, tagli: questi difetti sono tipicamente presenti sulla pelle grezza e non possono essere eliminati né con la tintura né con la scamosciatura, poiché la struttura della pelle in queste zone è diversa. L’unica soluzione è scartare la pelle.
- Fibre senza tintura: quando la tintura è superficiale, durante la smerigliatura, la scamosciatura o l’ammorbidimento, alcune fibre possono rimanere non tinte, compromettendo la qualità del prodotto. Questo difetto non si presenta se la tintura è penetrata a sufficienza.
Difetti legati ai processi di produzione:
- Fibre troppo lunghe o corte: la struttura del groppone è più compatta rispetto allo scalfo, e questo può determinare uno scamosciato più corto nel primo caso e più lungo nel secondo. Per ottenere un camoscio uniforme, è necessario modificare il processo di fabbricazione, ma è un problema difficile da risolvere.
- Tonalità diverse dal groppone ai fianchi: le differenze di struttura tra groppone e scalfo possono portare a variazioni di tonalità a causa dell’assorbimento differenziale dei coloranti e dei grassi utilizzati per l’ammorbidimento. La differenza di tonalità va tenuta in considerazione duran## I principali difetti delle pelli dal lato carne: una guida per gli addetti ai lavori
La lavorazione delle pelli dal lato carne, tinto e scamosciato, può presentare diversi difetti che ne pregiudicano la qualità finale. Questi possono essere originati dalla pelle stessa prima della concia o durante i processi di produzione, in particolare durante la tintura e la finitura.
Difetti originari dalla pelle:
- Cicatrici, foruncoli, tagli: questi difetti sono tipicamente presenti sulla pelle grezza e non possono essere eliminati né con la tintura né con la scamosciatura, poiché la struttura della pelle in queste zone è diversa. L’unica soluzione è scartare la pelle.
- Fibre senza tintura: quando la tintura è superficiale, durante la smerigliatura, la scamosciatura o l’ammorbidimento, alcune fibre possono rimanere non tinte, compromettendo la qualità del prodotto. Questo difetto non si presenta se la tintura è penetrata a sufficienza.
Difetti legati ai processi di produzione:
- Fibre troppo lunghe o corte: la struttura del groppone è più compatta rispetto allo scalfo, e questo può determinare uno scamosciato più corto nel primo caso e più lungo nel secondo. Per ottenere un camoscio uniforme, è necessario modificare il processo di fabbricazione, ma è un problema difficile da risolvere.
- Tonalità diverse dal groppone ai fianchi: le differenze di struttura tra groppone e scalfo possono portare a variazioni di tonalità a causa dell’assorbimento differenziale dei coloranti e dei grassi utilizzati per l’ammorbidimento. La differenza di tonalità va tenuta in considerazione durante il taglio delle pelli.
- Poca solidità allo sfregamento secco o umido e alla luce: questo difetto può essere dovuto alla presenza di polvere sulla pelle, facilmente eliminabile con una spolverata. Tuttavia, può essere anche causato da coloranti con scarsa solidità allo sfregamento, un problema più complesso da risolvere. Un possibile rimedio è l’applicazione di uno strato di resina e la ripompa del cuoio, anche se questo provoca un oscuramento della tonalità. La scarsa solidità alla luce è spesso dovuta al processo di produzione o al tipo di colorante utilizzato.
- Vene: si presentano come piccole linee ondulate sulla superficie scamosciata, dovute al taglio a metà delle vene dell’animale durante la smerigliatura. Le parti di pelle con vene vanno utilizzate nelle zone meno visibili.
Conclusione
La lavorazione della pelle, da materia prima a prodotto finito, è un processo complesso e affascinante, che richiede competenze e know-how specifici. Ogni fase, dalla scuoiatura alla finitura, è fondamentale per la qualità finale del prodotto.
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