Il Lato Oscuro delle Pelli Esotiche
Etica, Ambiente e Standard di Certificazione
L’industria della moda, sempre alla ricerca di materiali di lusso, si rivolge alle pelli esotiche, ricavate da animali al di fuori della filiera alimentare. Questa scelta, però, solleva serie questioni etiche e ambientali, spesso trascurate da un quadro normativo lacunoso e da standard di certificazione insufficienti. Questo articolo analizza a fondo la filiera produttiva, le sue criticità e le contraddizioni delle giustificazioni dell’industria.
La Filiera delle Pelli Esotiche: Criticità e Impatto
La produzione, che include rettili (coccodrilli, alligatori, varani, serpenti), uccelli (struzzi, emù, nandù) e mammiferi (canguri, razze, anguille, squali), manca di standard omogenei e norme cogenti. Allevamenti intensivi e catture in natura impattano pesantemente sugli ecosistemi. Le principali criticità sono:
- Benessere Animale: Condizioni inadeguate e metodi di uccisione crudeli, con sofferenze prolungate. La mancanza di norme e controlli aggrava la situazione. La ricerca di alternative cruelty-free è fondamentale.
- Tracciabilità e Biodiversità: L’assenza di tracciabilità efficace favorisce il commercio illegale di specie protette, minacciando la biodiversità, soprattutto in aree come il sud-est asiatico e l’Africa. Questo è un fattore chiave per la moda sostenibile.
- Impatto Ambientale: La concia delle pelli e gli allevamenti intensivi aggravano l’impatto ambientale, creando uno squilibrio negli ecosistemi.
Le Giustificazioni Infondate dell’Industria
L’industria giustifica la propria attività con argomentazioni spesso false:
- Ragioni di Sussistenza: Il commercio di pelli non garantisce equamente il sostentamento delle popolazioni locali, con le grandi aziende che lucrano sulla vendita. È un modello di sfruttamento simile a quello delle pellicce di foca.
- Sottoprodotto (By-product): Il valore commerciale delle pelli supera di gran lunga quello della carne o di altri derivati (es. anguilla, pitoni). Questa affermazione è facilmente smentita.
- Contrasto al Mercato Illegale: Un mercato legale alimenta paradossalmente il bracconaggio, come dimostra il traffico di animali selvatici, terzo mercato illegale al mondo dopo armi e droga.
Il Quadro Normativo e gli Standard di Certificazione: Inefficaci?
Il quadro normativo (CITES, OIE) e gli standard di certificazione (SAOBC, ICFA, RRSS) presentano diverse carenze:
- Mancanza di Trasparenza: Molti standard non sono pubblicamente disponibili, impedendo una valutazione oggettiva della loro efficacia.
- Controlli Inefficaci: La mancanza di controlli indipendenti permette pratiche illegali.
- Focus Limitato: Molti standard si concentrano su poche specie o fasi della filiera.
Conclusioni: Verso una Moda Responsabile
L’industria delle pelli esotiche è insostenibile. Le giustificazioni sono inconsistenti e le normative inadeguate. La soluzione passa per una maggiore consapevolezza dei consumatori e l’impegno delle aziende nel promuovere alternative etiche e sostenibili, abbandonando le pelli esotiche e incentivando modelli economici alternativi per le comunità locali. Solo una totale dismissione di questo mercato potrà preservare le specie a rischio. Scegli la moda responsabile.
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