Pittogrammi e L’industria calzaturiera dell’Unione Europea
Pittogrammi e L’industria calzaturiera è una chiave di volta per l’etichettatura delle calzature nell’Unione Europea
L’industria calzaturiera europea è un settore vibrante e complesso, con un’ampia gamma di prodotti. Ma come orientarsi tra modelli e materiali per trovare la scarpa perfetta? La risposta risiede nell’etichettatura, in particolare nell’utilizzo di pittogrammi. Questi simboli universali, comprensibili in ogni lingua, forniscono informazioni essenziali sulla composizione delle calzature, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli.
L’Unione Europea, con la direttiva 94/11/CE, ha implementato un sistema di etichettatura comune basato sui pittogrammi, garantendo trasparenza e chiarezza per i consumatori. Questo sistema indica la composizione delle tre parti principali delle calzature:
- Parte superiore: materiale della tomaia (pelle, pelle rivestita, tessuti, etc.).
- Fodera e calza: materiali del rivestimento interno.
- Suola esterna: materiale della suola (gomma, pelle, etc.).
Calzature e Tessili: Trasparenza e Tutela del Consumatore con il D.Lgs. 190/2017
Il 4 gennaio 2018 è entrato in vigore il D.Lgs. n. 190 del 15 novembre 2017, che ha introdotto un nuovo sistema sanzionatorio per le violazioni delle normative comunitarie in materia di etichettatura di calzature e prodotti tessili. Questo provvedimento mira a garantire al consumatore un’informazione corretta e trasparente sulla composizione dei prodotti, tutelando al contempo il “Made in Italy” e valorizzando le caratteristiche produttive dei materiali impiegati.
Calzature: Chiarezza e Trasparenza per una Scelta Consapevole
La Direttiva 94/11/CE disciplina l’etichettatura dei materiali utilizzati nelle principali componenti delle calzature destinate alla vendita al consumatore. Il D.Lgs. 190/2017, recependo la normativa comunitaria, prevede specifiche sanzioni per la violazione di queste norme, imponendo ai fabbricanti, importatori e distributori l’obbligo di etichettatura corretta.
Sanzioni per le violazioni:
Mancanza di etichetta: da €3.000 a €20.000 per fabbricanti e importatori; da €700 a €3.500 per distributori.
Composizione diversa da quella dichiarata in etichetta: da €1.500 a €20.000 per fabbricanti e importatori.
Etichetta non conforme alla Direttiva 94/11/CE: da €1.500 a €20.000 per fabbricanti e importatori.
Lingua diversa dall’italiano o da altra lingua ufficiale dell’UE: da €1.500 a €20.000 per fabbricanti e importatori.
Mancata informazione corretta al consumatore sul significato della simbologia: da €200 a €1.000 per distributori.
Prodotti Tessili: Garanzia di Trasparenza sulla Composizione Fibrosa
Il Regolamento UE n. 1007/2011 disciplina le denominazioni delle fibre tessili, l’etichettatura e il contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili. Anche in questo caso, il D.Lgs. 190/2017 introduce specifiche sanzioni per le violazioni.
Sanzioni per le violazioni:
Mancanza di etichetta o contrassegno: da €3.000 a €20.000 per fabbricanti e importatori; da €3.000 a €20.000 per distributori.
Composizione fibrosa dichiarata in etichetta non corrispondente a quella del documento di accompagnamento: da €3.000 a €20.000 per fabbricanti e importatori.
Etichetta con denominazioni delle fibre diverse da quelle dell’allegato I del Regolamento UE n. 1007/2011: da €1.500 a €20.000 per fabbricanti e importatori.
Ritiro dei Prodotti dal Mercato
In caso di prodotti privi di etichettatura o con etichettatura non conforme alla direttiva 94/11/CE o al Regolamento UE 1007/2011, l’autorità di vigilanza assegna un termine perentorio di 60 giorni al fabbricante o al suo rappresentante per la regolarizzazione dell’etichettatura o il ritiro dei prodotti dal mercato. In caso di mancato rispetto del termine, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da €3.000 a €20.000.
La Tutela del Consumatore:
Questo nuovo apparato sanzionatorio rappresenta un passo importante nella tutela del consumatore, garantendo la possibilità di scegliere in modo consapevole e responsabile. La chiarezza e la trasparenza sull’etichettatura dei prodotti sono essenziali per una corretta valutazione della qualità e del valore del prodotto.
Perché i pittogrammi sono così importanti?
- Trasparenza: I consumatori possono facilmente comprendere la composizione delle calzature e scegliere in base alle proprie esigenze e preferenze.
- Protezione del consumatore: La direttiva riduce il rischio di frodi, garantendo etichettature precise e affidabili.
- Armonizzazione del mercato: Un sistema di etichettatura comune elimina le barriere commerciali tra i paesi dell’UE, favorendo la libera circolazione delle merci.
Il “Made in Italy”: Valorizzare la Qualità e l’Eccellenza
La tutela della trasparenza nell’etichettatura dei materiali contribuisce anche a tutelare il “Made in Italy”, valorizzando la qualità e l’eccellenza dei prodotti italiani. L’utilizzo di materiali di alta qualità e la produzione rispettosa degli standard internazionali contribuiscono a costruire un’immagine di affidabilità e di prestigio per il Made in Italy. Il D.Lgs. 190/2017 rappresenta un passo significativo verso un mercato più trasparente e consapevole, garantendo al consumatore il diritto di conoscere la composizione dei prodotti e valorizzando al contempo il “Made in Italy”.
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