Il Marketing nelle scarpe antinfortunistiche
Prima di addentrarci nell’articolo è bene premettere la differenza che intercorre tra il marketing e la vendita che sono due elementi fondamentali per la crescita aziendale.
In sintesi, il marketing ha il compito di sedurre i consumatori e costruire consapevolezza nei confronti del marchio. La vendita invece è la conversione finale, cioè il momento in cui il cliente prende la decisione d’acquisto e avviene la transazione economica.
Ciò che contraddistingue le strategie di marketing nel settore delle scarpe antinfortunistiche con altri settori, come per esempio quello di scarpe moda, è il destinatario, in quanto da un lato abbiamo un datore di lavoro come acquirente, mentre nell’altro settore abbiamo direttamente il consumatore finale. Su i due canali abbiamo pertanto anche una preferenza di acquisto differente, in quanto il consumatore finale compra un prodotto per uso personale e che possa soddisfare in genere una propria individuale sfera emozionale o di impiego, mentre dall’altra parte l’acquirente datore di lavoro è obbligato ad acquistare un prodotto come strumento di sicurezza per i propri lavoratori, nonché imposto da direttive nazionali e comunitarie secondo alcuni criteri di conformità e di sicurezza.
Quando si tratta di garantire la sicurezza sul posto di lavoro, le scarpe antinfortunistiche giocano un ruolo fondamentale nel proteggere i lavoratori da potenziali rischi e pericoli. Una delle questioni più importanti quando si approfondisce un argomento di questo tipo è la seguente: chi è il responsabile della scelta delle scarpe antinfortunistiche e con quali criteri e informazioni viene acquistato il prodotto DPI? Le limitate informazioni dei siti e-commerce possono garantire che i prodotti DPI siano conformi ed esaustivi per la sicurezza dei lavoratori e per rendere i luoghi di lavoro sicuri?
Nelle prossime righe abbiamo deciso di approfondire l’importanza delle scarpe antinfortunistiche, le normative riguardanti i dispositivi di protezione individuale e chi avrà l’obbligo di fornire o di acquistare le calzature protettive tra datore di lavoro oppure lavoratore stesso.
Chi Deve Fornire le Scarpe Antinfortunistiche? Gli Obblighi del Datore di Lavoro
Il datore di lavoro è responsabile della fornitura di scarpe antinfortunistiche affinché si possa garantire un ambiente lavorativo sicuro e conforme rispetto alle normative sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro. Pertanto, il datore di lavoro deve rispettare diversi obblighi in merito alle calzature protettive da acquistare e fornire ai suoi dipendenti.
Il tutto è disciplinato dalla Direttiva 89/686/CEE che stabilisce i requisiti per la commercializzazione e l’utilizzo dei DPI all’interno del territorio dell’Unione Europea, nonché nell’art.17 e 18 del D. Lgs 81/08 Italiano, anche definito Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, che definisce gli adempimenti normativi ai quali deve sottostare il Datore di lavoro. Si tratta di normative davvero importanti che disciplinano la progettazione, produzione, marcatura e uso dei DPI affinché siano dei dispositivi conformi alle norme di sicurezza europee. Ecco una panoramica dei principali obblighi:
Valutazione dei rischi e identificazione delle esigenze
Per prima cosa, il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi collegati all’ambiente di lavoro in maniera tale da individuare le situazioni pericolose che potrebbero causare infortuni ai dipendenti. Durante la valutazione, si considereranno i rischi come presenza e movimento di oggetti pesanti, superfici scivolose, esposizione a sostanze chimiche.
Selezione delle scarpe antinfortunistiche
Dopo aver individuato rischi ed esigenze specifiche, il datore di lavoro dovrà individuare le scarpe antinfortunistiche più adeguate in base alla tipologia di lavoratore e alle mansioni che esso svolge. Si tratta di una selezione che tiene conto di una serie di caratteristiche come il puntale di sicurezza, la suola antiscivolo, la resistenza agli agenti chimici, la comodità e l’adattabilità alle diverse condizioni di lavoro.
Formazione e consapevolezza
Il datore di lavoro ha anche l’obbligo di comunicare e informare i propri dipendenti sull’importanza delle scarpe antinfortunistiche, sul loro corretto utilizzo e sulla loro manutenzione. I lavoratori dovrebbero essere consapevoli dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro e dell’importanza di indossare le scarpe protettive in determinate situazioni.
Controllo e ispezioni
Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari controlli e ispezioni delle scarpe antinfortunistiche per accertarsi che i DPI siano in buono stato e ancora conformi agli standard di sicurezza. Eventuali segni di usura dovrebbero essere individuati ed eventualmente portare ad una sostituzione con delle calzature adeguate.
Adattabilità alle esigenze individuali
Quando si selezionano delle scarpe antinfortunistiche, è importante considerare che ciascun dipendente ha delle esigenze fisiche differenti. Pertanto, il datore di lavoro deve prendere in considerazione la presenza di esigenze specifiche dei lavoratori come la dimensione del piede, le condizioni di salute, eventuali problemi ortopedici. Il tutto con l’obiettivo di fornire delle scarpe antinfortunistiche adeguate e confortevoli per ciascun dipendente.
Promozione di una cultura della sicurezza
Nonostante il datore di lavoro abbia in capo la maggior parte degli obblighi e responsabilità in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, è importante che insieme al lavoratore si promuova una cultura della sicurezza sul posto di lavoro. Ciò significa incoraggiare i dipendenti ad utilizzare in maniera corretta i DPI e a segnalare eventuali problemi oppure situazioni a rischio. La cooperazione tra datore di lavoro e lavoratore è fondamentale per mantenere il luogo di lavoro sicuro e protetto.
Le nuove frontiere verso la cooperazione
Le vecchie strategie di marketing erano sicuramente importanti a livello interno delle aziende, in quanto attraverso l’analisi del mercato e dei competitor, servivano per identificare il cliente ideale e per comprendere quali bisogni e necessità voleva soddisfare. Tutto questo serviva per riuscire a costruire la comunicazione più mirata possibile e volta ad intercettare e attrarre i potenziali clienti. In passato, questo significava creare delle pubblicità e acquistare spazio sui media per ottenere visibilità.
Oggi, invece, questo significa creare contenuti dentro un sito web in modo da informare i visitatori su come i prodotti o i servizi della azienda possano aiutare a risolvere i loro problemi. Tutto questo serve per riuscire a costruire una comunicazione più mirata possibile con informazioni chiare e preziose, in modo che la vendita possa avvenire anche online, come accade per esempio sugli e-commerce, dove gli utenti effettuano da soli il pagamento oppure dove possa subentrare successivamente la figura del venditore.
Potenziali e-commerce sono in rete ormai da tempo anche per la vendita su un particolare prodotto come le scarpe antinfortunistiche, ma è impossibile pensare che soltanto Il marketing, che sta assumendo la responsabilità di una parte sempre maggiore del processo di vendita, possa sostituire la figura del commerciale. Anzi, anche se è online che il cliente trova tutte le informazioni ed è sempre qui che inizia a costruire un rapporto con il marchio, gli ottimi venditori rimangono vitali per un’azienda. I rappresentanti delle vendite sono in grado di aiutare e informare in modo chiaro, sicuro ed efficiente i potenziali clienti trasformandoli in clienti effettivi.
In questo contesto dove la salute e sicurezza del lavoro sono dettate e regolate da una disposizione legislativa ed è una prerogativa rispetto alle funzioni dei ruoli tra marketing e vendite o tra datore di lavoro e lavoratori, non esiste nessun criterio che il marketing possa solo sedurre e che i venditori concludano solo le trattative o che il marketing sostituisca il commerciale, in quanto la strategia più consona è data dalla cooperazione e un approccio costruttivo tra i ruoli affinché vengano raggiunti gli standard di sicurezza previsti.
In conclusione è bene specificare che una cooperazione tra marketing, venditore, datore di lavoro e lavoratore è fondamentale per garantire un ambiente lavorativo sicuro. I dipendenti devono essere formati sul corretto utilizzo dei DPI, inclusi le scarpe antinfortunistiche, e devono collaborare con il datore di lavoro stesso per segnalare eventuali problemi oppure usure delle calzature e riportare questi feedback anche al produttore dei DPI.
Solo attraverso un approccio olistico alla sicurezza sul lavoro è possibile tutelare la responsabilità del datore di lavoro e il benessere dei lavoratori stessi, creando un contesto più sicuro e produttivo.