Invictus, il Marketing sportivo
significato, tipologie, vantaggi e svantaggi
Negli ultimi anni, il marketing nello sport è diventato un elemento sempre più importante per aumentare il grado di attrattiva di una disciplina sportiva, di una squadra oppure di un semplice atleta. Oggigiorno, sempre più società hanno l’obiettivo di aumentare i loro followers sulle varie piattaforme social oppure applicano delle strategie di marketing al pari delle aziende per poter migliorare i propri risultati economici, puntando a fatturare attraverso la vendita di gadget, biglietti per lo stadio, esperienze.
Il marketing sportivo, quindi, è diventato uno degli approcci più efficaci per poter veicolare un messaggio pubblicitario. Tuttavia, non si risolve solo in questo. Nelle prossime righe della nostra guida, abbiamo deciso di darti una definizione di marketing sportivo con l’obiettivo di farti capire anche quali sono le tipologie a disposizione e i vantaggi e gli svantaggi di un approccio di questo tipo.
Marketing sportivo: significato e definizione
Per marketing sportivo si intendono un insieme di iniziative di marketing finalizzate alla promozione di un atleta oppure di una squadra, di un evento sportivo, attrezzature, prodotti e servizi. Ad esempio, gli atleti moderni sono diventati dei veri e propri influencer che hanno un certo grado di impatto sul pubblico che li segue.
Tra le collaborazioni più famose del mondo c’è sicuramente quella della Nike con Michael Jordan, probabilmente una delle prime in assoluto. Attraverso questa collaborazione, sono state introdotte le Air Jordan che, ancora oggi, attirano migliaia di appassionati e collezionisti, arrivando a prezzi da capogiro.
Detto questo, atleti e squadre possono essere accostati ad un prodotto specifico oppure, più semplicemente, avere delle partnership con un brand.
In ogni caso, anche quando si parla di marketing sportivo, qualsiasi iniziativa segue la struttura delle 4 “P”: prodotto, prezzo, promozione e luogo (place). Tuttavia, essendo lo sport un servizio, ci sono anche altre 4 “P” da considerare: pianificazione, packaging, posizionamento e percezione. Questo approccio viene comunemente chiamato “mix di marketing sportivo”.
Tipologie di marketing sportivo: quali sono?
Quando si parla di marketing sportivo, quindi, è importante fare delle distinzioni in base a come le iniziative di marketing vengono esperite. Ad esempio, il marketing sportivo puro si basa sulla promozione di sport, eventi sportivi, associazioni sportive e squadre sportive. Viene definito come l’insieme di attività volte a creare oppure a progettare un’attività dal vivo. Ad esempio, tra gli eventi che possiamo ricondurre a questa tipologia di marketing ci sono le Olimpiadi oppure il Super Bowl.
Il marketing può esprimersi anche attraverso lo sport, occupandosi della promozione di vari prodotti, servizi e sfruttando la popolarità dello sport in sé oppure dei partecipanti (squadre, atleti, etc.). In questo caso, parliamo di quella branca del marketing sportivo che mira a promuovere varie aziende attraverso eventi sportivi in maniera tale da vendere i propri prodotti e servizi all’audience dell’evento stesso. Le iniziative di marketing attraverso lo sport vengono organizzate da parte delle aziende e delle associazioni sportive con l’obiettivo, quindi, di vendere articoli del brand oppure gadget.
Infine, il marketing sportivo di base ha come focus la promozione dello sport stesso presso il pubblico generale. Un esempio calzante è sicuramente ciò che sta avvenendo con il calcio femminile che sta conoscendo una spinta di marketing e di promozione davvero importante affinché possa essere accettato e riconosciuto dalla maggior parte delle persone. Iniziative di questo tipo consentono di attirare un maggior interesse da parte di sponsor di ogni tipo che saranno disposti ad investire somme di denaro maggiori a fronte di una fama crescente dello sport in questione.
Perché il marketing sportivo è importante?
E’ pacifico credere che in assenza di marketing, qualsiasi sport non avrebbe il successo che oggi possiedono. Infatti, l’industria dello sport è un business a tutti gli effetti e, come qualsiasi business, necessità di spinte di marketing per poter prosperare e crescere.
Come detto, negli ultimi anni il marketing sportivo ha assunto un ruolo sempre più importante in questo contesto, accogliendo un numero maggiore di appassionati con iniziative che fino a qualche tempo non avremmo mai considerato.
Tra gli aspetti che determinano il successo del marketing sportivo c’è sicuramente la devozione che i fan provano per la loro squadra del cuore oppure per il proprio atleta preferito. Si tratta di un tipo di fedeltà raro nella maggior parte dei settori ma che nello sport si esprime al suo massimo.
In questo contesto, assumono un ruolo molto importante gli atleti che diventano dei veri e propri influencer per i brand con cui hanno delle collaborazioni. Abbiamo fatto l’esempio di Nike con Michael Jordan, ma potremmo anche citare la storica collaborazione tra Messi e Adidas nonché con tanti altri giocatori importanti come Roberto Firmino, Paul Pogba, James Rodriguez e alcuni nomi del passato: Zidane, Kakà, Beckham. Oppure la nuova collaborazione di Puma con Neymar.
Ma non sono solo i brand legati al mondo del calcio a cercare lo sportivo top di turno. Anche la pallavolo ha capito l’importanza del ruolo degli influencer e Asics ha stretto un legame con Valentina Arrighetti, centrale della nazionale di volley italiana. Infine, persino i brand legati alla produzione di calzature da montagna come SCARPA hanno iniziato a sondare questo terreno. In particolare, SCARPA ha scelto di rivolgersi al leggendario atleta Bode Miller per lanciare sul mercato il suo prodotto innovativo.
La tendenza dei brand è quella di sottolineare come gli atleti con i quali collaborano siano riusciti a raggiungere il successo grazie al talento e alla fatica. In questa maniera avviene un collegamento nella mente dei fan che iniziano a pensare come un certo brand sia la traduzione di sensazioni come l’autorealizzazione e la vittoria.
I fan, quindi, vogliono assomigliare in tutto e per tutto agli atleti: comprano le loro scarpe, il loro abbigliamento, corrono come loro. Tutto ciò consente ai brand di svilupparsi, aumentare il traffico sul sito web, espandersi in nuovi mercati, acquisire nuovi clienti.
Vantaggi e svantaggi del marketing sportivo
Squadre, brand e associazioni sportive sono interessate ad investire nel marketing sportivo per una serie di motivazioni. Innanzitutto, ci sono dei concreti vantaggi per gli atleti che aumentano la loro esposizione nei confronti del pubblico e attirano su di loro un numero maggiore di sponsor interessati ad instaurare delle collaborazioni. D’altra parte, anche gli sponsor traggono vantaggio dal marketing sportivo perché le iniziative di marketing di cui abbiamo parlato consentono di aumentare il fatturato attraverso la vendita di prodotti e del merchandising.
Tuttavia, anche gli spettatori accedono a dei vantaggi: il marketing sportivo, infatti, permette di organizzare eventi attraverso cui i fan potranno interagire direttamente con i loro sportivi preferiti.
Ci sono anche degli svantaggi di cui tener conto. Ad esempio, oggigiorno il pubblico è invaso da brand che lottano per aggiudicarsi un briciolo di attenzione. Inoltre, non sempre gli atleti adottano un comportamento integerrimo e si comportano da veri e propri sportivi, con l’eventualità di andare a peggiorare l’immagine del brand nel mondo.
Conclusioni
In definitiva, il marketing sportivo è una pratica che si sta sempre più diffondendo in tutto il mondo, ottenendo dei risultati importanti sotto ogni punto di vista. Non sono solo gli atleti e le squadre a sfruttare queste iniziative, ma anche gli stessi fan potranno usufruire dei vantaggi di queste iniziative interagendo direttamente con i propri beniamini o con la loro squadra del cuore.