Punto Zero
Il cambiamento di mentalità nelle nuove generazioni ha portato ad una “rivoluzione” nella società, in cui la crescita personale ed il benessere individuale sono diventati valori sempre più importanti rispetto al semplice accumulo di beni materiali. La modernizzazione non è più vista come una minaccia alla nostra identità e alla nostra cultura, ma come un’opportunità per migliorare la nostra vita e il nostro benessere. Questo cambiamento di paradigma ha portato alla nascita di nuove tendenze e movimenti, come il minimalismo, il biologico, il benessere, il turismo esperienziale, il consumo consapevole e sostenibile, il potenziamento personale e così via. La società si sta evolvendo verso un modello più incentrato sull’individuo e sul suo benessere psicofisico, piuttosto che sull’accumulo di beni e sulla competizione materialistica. I Millennials (Gen Y), ma soprattutto i nuovi membri della Gen Z, che hanno trascorso gran parte della loro vita nella tecnologia, sanno utilizzare le risorse esistenti in modo innovativo e collaborativo, unendo le forze con i loro coetanei. Possiedono una forte aspirazione a conoscere il mondo, a viaggiare, a comprendere la diversità, a perseguire le loro passioni e vocazioni e a coltivare relazioni funzionali alla propria identità. Questa mentalità li distingue dalle generazioni precedenti “Baby Boomers” e “Generazione X”, che spesso privilegiavano la sicurezza materiale ed il benessere personale.
I giovani sono i principali pionieri di questo cambiamento ma c’è un crescente movimento di innovatori di tutte le età che adottano gli elementi culturali del futuro. Le imprese, d’altra parte, sono spesso in ritardo, ancora impegnate a soddisfare i bisogni di base dei propri collaboratori, mentre i giovani e gli innovatori già si focalizzano sulla realizzazione personale e l’interazione sociale. Tuttavia, le imprese hanno il vantaggio di avere un talento attivo che può contribuire alla creazione di nuove soluzioni e opportunità. In sintesi, questa metamorfosi sta aprendo nuove opportunità per coloro che interpretano la direzione del cambiamento in modo adeguato e veloce.
Tutto viene ridisegnato per dar vita al nuovo cambiamento, mutamento o meglio identificabile come trasformazione radicale o nuova rivoluzione. Anche i nomi identificativi nelle classificazioni si annoverano e noi che eravamo abituati a classificare i periodi e/o le ere con nomi specifici, ora non li utilizziamo più. Già all’epoca quando guardavamo “Spazio 1999”, soltanto la dicitura numerologica dell’anno ci proiettava fuori dai canoni linguistici e verso un futuro al quanto lontano. Ora tutto si classifica attraverso la numerologia o l’alfabetizzazione. Ciò che è un aggiornamento è classificato con il “punto 1, 2, 3, etc.” oppure con il “punto a, b, c, etc.”, mentre ciò che è un cambiamento radicale è classificato con “punto 0”. Il nuovo millennio per esempio ci ha abituati a sentire e ad ascoltare la terminologia di “industria 4.0” identificabile come la “quarta rivoluzione industriale”, in quanto l’utilizzo di dati informatici e dell’intelligenza artificiale ha indicato una netta differenza fondamentale o una trasformazione radicale con l’industria 3.0
Una classificazione che per quanto potrebbe sembrare essere inconsueta, per una generazione non tanto young, è al quanto efficiente ed efficace nell’interpretazione cognitiva. Ma che la Gen. Z, è classificata da alcuni come la successione alfabetica delle precedenti generazioni Y, X, etc. e da altri invece con Z uguale all’acronimo Zero è al quanto discutibile. La Gen. Z è pertanto una metamorfosi di una generazione precedente o è già una generazione rivoluzionaria?