Registrata con n. 549/2024 del 08-01-2024 si introduce una nuova sentenza Cassazione su onorario della CTU, fornendo un’interpretazione cruciale per la determinazione del compenso degli esperti nominati dai giudici nelle procedure giudiziarie
La controversia
La vicenda nasce da un decreto del giudice dell’esecuzione del Tribunale di Firenze che ha liquidato un compenso al dott. ### per la stima delle quote pignorate di quattro società a responsabilità limitata. I ricorrenti hanno contestato l’importo del compenso, sostenendo che il valore delle quote fosse pari a zero.
La decisione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha analizzato attentamente la questione, evidenziando che l’art. 3 della Tabella allegata al D.M. 30 maggio 2002 prevede un onorario determinato per la perizia o la consulenza tecnica in base al valore del bene o dell’utilità oggetto dell’accertamento. La stima delle quote pignorate, secondo la Corte, rappresentava un’attività complessa che richiedeva un’analisi dettagliata del patrimonio delle società coinvolte.
La Corte ha sottolineato che il compenso dell’ausiliario nominato dal giudice dell’esecuzione deve essere parametrato al valore del credito per il quale si procede, e non necessariamente al valore commerciale delle quote sociali stimate. Inoltre, la Corte ha respinto l’argomento dei ricorrenti riguardo alla distinzione tra perizia e consulenza tecnica d’ufficio, ribadendo che l’esperto nominato per la stima delle quote ricadeva nella categoria di consulente tecnico d’ufficio equiparabile.
L’importanza della sentenza
La sentenza n. 549/2024 rappresenta un importante precedente in materia di liquidazione c.t.u., confermando l’importanza di valutare attentamente il compenso degli ausiliari nominati dai giudici nelle procedure giudiziarie. La Corte ha chiarito che il compenso non deve essere necessariamente correlato al valore stimato del bene oggetto della perizia, ma deve essere parametrato al valore del credito per il quale si procede.
Conclusioni sulla sentenza n. 549/2024
Questa pronuncia della Corte di Cassazione fornisce un’interpretazione fondamentale per la determinazione del compenso dei consulenti tecnici d’ufficio, offrendo un punto di riferimento importante per tutte le future controversie riguardanti la liquidazione delle c.t.u.
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